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[ prospettiva nevski ]

Un vento a trenta gradi sotto zero
incontrastato sulle piazze vuote e contro i campanili
a tratti come raffiche di mitra disintegrava i cumuli di neve.

 
E intorno

 i fuochi delle guardie rosse accesi

per scacciare i lupi e vecchie coi rosari.


Seduti sui gradini di una chiesa
aspettavamo che finisse messa e uscissero le donne
poi guardavamo con le facce assenti

la grazia innaturale di Nijinsky.


E poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
e dei balletti russi.


L'inverno con la mia generazione
le donne curve sui telai vicine alle finestre
un giorno sulla prospettiva Nevski

per caso vi incontrai Igor Stravinsky


E gli orinali messi sotto i letti per la notte
e un film di Ejzenstejn sulla rivoluzione.


E studiavamo chiusi in una stanza
la luce fioca di candele e lampade a petrolio
e quando si trattava di parlare

 aspettavamo sempre con piacere
e il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare
l'alba dentro l'imbrunire.
    

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Last update: sabato 17 febbraio 2007 13.05