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Merlina Primavera-estate 1996. Festa del Gire a Peschiera. Nel turbinio di gavettoni di acqua che volano da una parte all'altra del giardino, riesco ad accorgermi di un piccolo frugoletto di uccellino in evidente difficoltà ai piedi di un albero, vicino a un cespuglio. La situazione contingente intorno non gli avrebbe dato scampo. A momenti si sarebbe trovato investito da una secchiata d'acqua o calpestato da qualcuno dei butei in piena lotta per la dominazione acquatica dell'universo. Recuperato e portato a casa per le cure del caso. L'indomani, una Lipu girl da me interpellata all'uopo, mi conferma essere una comune femmina di merlo. Aggiunge che con un pò di fortuna, dopo qualche giorno di cura e nutrimento, potrà iniziare a vivere la sua vita libera.
E così Merlina, nutrita con l'utilizzo di uno grissino sulla cui punta appoggiavo piccoli pezzetti di carne, mi ha fatto compagnia mentre studiavo preparando l'esame di Statistica (portandomi anche fortuna: ho preso 30).
Tenerissima: dopo il pasto, aveva degli evidenti abbiocchi e si accovacciava appoggiata al mio astuccio. Le giornate erano bellissime e io studiavo in camera mia al primo piano con la finestra del balcone aperta. Dopo qualche giorno di cibo e ronfate, Merlina decide di iniziare a conoscere il mondo e, senza alcun aiuto da parte mia, prende la via della finestra per iniziare la sua vera vita di uccellino. Con mio grande stupore, torna per un paio di giorni più o meno sempre allo stesso orario, a prendersi la dose di cibo. Sempre più autonoma e senza bisogno del grissino.
Poi, un giorno, non è più tornata, ormai diventa autonoma, avrà deciso di non avere più bisogno del mio supporto per il resto del suo viaggio.
Ciao Merlina.
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Last update: sabato 26 Dicembre 2010 14.45
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